19 – QuartettoQuartetto
19 QuartettoQuartetto
XYQuartet & Ensemble di Percussioni Pedrollo
- Nicola Fazzini (alto sax)
- Alessandro Fedrigo (bass guitar)
- Saverio Tasca (vibes)
- Luca Colussi (drums)
- Christian Del Bianco (percussions)
- Paolo Zanin (percussions)
- Rossano Muzzupapa (percussions)
- Luca Gallio (percussions)
QuartettoQuartetto, inedito progetto nato dalla sinergia tra XYQuartet e il Conservatorio di Musica di Vicenza Arrigo Pedrollo.
In uscita in digitale il 18 dicembre 2020 per nusica.org e a gennaio 2021 con la rivista JazzIt n*111.
Il 19° progetto discografico di nusica.org prende vita da una inedita collaborazione: quella tra XYQuartet – ensemble di spicco nel panorama jazzistico europeo- e il Conservatorio di Musica Arrigo Pedrollo di Vicenza.
QuartettoQuartetto è un ampio e originale lavoro di orchestrazione di celebri hit di XYQuartet, riarrangiati dalla band e dal compositore Gianmarco Scalici. Sei brani storici del gruppo (Titov; Malcom Carpenter; Spazio Angusto; Vale Vladi; Consecutio Temporum e Pax Vobiscum) e due inediti (No Evidence; Essential) registrati ed eseguiti insieme a quattro musicisti del Conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza, impegnati con un’ampia varietà di strumenti a percussione. Nasce così un progetto sinergico e d’avanguardia, per un disco di grande colore e dinamiche estreme, di forte impatto sonoro e scenografico.
L’uscita di QuartettoQuartetto è prevista il 18 dicembre 2020 in digitale con nusica.org e a gennaio 2021 con la rivista Jazzit.
QuartettoQuartetto ripercorre la storia decennale di XYQuartet: con Alessandro Fedrigo al basso elettrico, Nicola Fazzini al sassofono, Saverio Tasca al vibrafono e Luca Colussi alla batteria, insieme ai percussionisti Christian Del Bianco, Paolo Zanin, Rossano Muzzupapa, Luca Gallio. Con l’ausilio della classe di musica elettronica, gli otto musicisti danno vita a un disco pensato per indagare nuove soluzioni timbriche e ritmiche, in cui marimbe, gong, campane tubolari, archi, timpani colorano gli otto brani dell’album.
XYQuartet è uno dei gruppi più apprezzati della nuova scena del jazz italiano. Con alle spalle tre incisioni e numerosi prestigiosi concerti in Italia e all’estero è stato premiato nel 2014 e nel 2017 come secondo miglior gruppo italiano nel sondaggio della critica indetto dalla rivista Musica Jazz. Il progetto nasce nel 2011 a Nordest, tra Veneto e Friuli, dall’incontro di due identità artistiche complementari, quelle del sassofonista Nicola Fazzini e del bassista Alessandro Fedrigo che creano, con il vibrafonista Saverio Tasca e il batterista Luca Colussi, una musica scritta, originale e innovativa, provvista di profonda coerenza e omogeneità. XYQuartet attraversa diversi linguaggi musicali e artistici aggiornandoli alla contemporaneità, esplorando nuove strade compositive con un approccio curioso, ‘oltrejazzistico’. Dal 2011 la band ha realizzato numerosi concerti e tour in Italia e all’estero esibendosi su palchi prestigiosi: dalla Casa del Jazz di Roma al noto Torrione Jazz Club di Ferrara, passando tra gli altri anche per Umbria Jazz, Novara Jazz, Foligno Young Jazz, Ambria Jazz, Gallarate Jazz Festival, Valdarno Jazz, Centro D’Arte di Padova, Pisa Jazz e molti altri. Ma la musica di XYQuartet sta recentemente valicando il confine italiano con concerti in Austria, Germania, Slovenia, Ungheria, Polonia, Spagna, Francia e Belgio.
o1. Titov (composto e arrangiato da N. Fazzini)
German Titov, secondo uomo in orbita nella storia, avrebbe dovuto essere il primo nello corsa alla conquista dello spazio, ma in ragione delle sue origini borghesi gli fu preferito il più “proletario” Gagarin. Questa composizione trae energia dalla forza propulsiva di tre cicli ritmici sovrapposti (sette, tre e quattro quarti). Analogamente la parte melodico-armonica è costituita da tre nuclei (un tricordo, una serie dodecafonica e un bicordo) che si alternano e si incrociano. Dopo l’esposizione dei materiali al termine della cesura di vibrafono e batteria si sviluppa la parte improvvisativa che conduce fino al termine del brano dove gli esecutori rielaborano le linee melodico-ritmiche precedenti. L’orchestrazione è integrata dalle percussioni che sottolineano le divisioni ritmiche o raddoppiano le linee melodiche, contribuendo a rendere Titov una composizione multidimensionale.
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o2. Malcolm Carpenter (composto e arrangiato da N. Fazzini)
La composizione è dedicata a uno dei primi astronauti statunitensi che, dopo una travagliata carriera alla NASA, affiancò Jaques Cousteau nell’esplorazione degli oceani. Questo percorso dagli abissi dello spazio a quelli dei mari è ripercorso in questo brano che vede alternarsi tra loro diverse sezioni. A una prima più eterea che vede il vibrafono, suonato con gli archetti, accompagnare il sax, ne segue una più ritmica, un groove in 9/8 dalla forte influenza afro, ricco di poliritmie e con due temi eseguiti da sax, vibrafono e marimba. La sezione si conclude con una melodia evocativa eseguita da diversi strumenti a mo’ di corale: campane tubolari, sax, basso sono protagonisti di questa parte. Dopo un solo collettivo di basso, vibrafono e batteria la composizione si conclude con un’incalzante finale costituito dalla rotazione di un tetracordo su una pulsazione ritmica in 7/8.
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o3. Consecutio Temporum (composto e arrangiato da A. Fedrigo)
Il materiale armonico e melodico è molto povero, le strutture intervallari sono organizzate in forma di spirali che continuamente si contraggono e si espandono e che vengono permutate attraverso i vari strumenti. La sequenza ritmica è molto articolata con continue variazioni di tempo, comprese alcune modulazioni metriche. Nell’orchestrazione per questo ensemble ho voluto simulare il meccanismo di un macchinario che si mette in moto, accelera e rallenta improvvisamente. Sul piano del colore e dalle suggestioni ho cercato il contrasto tra l’elemento meccanico e qualche brevemomento lirico.
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o4. No Evidence (composto da N. Fazzini, arrangiato da L. Colussi e S. Tasca)
È un “contrafact” del noto brano di T. Monk “Evidence”. Il processo compositivo è caratterizzato dall’utilizzo del tema originale attraverso la rielaborazione della divisione metrica e l’utilizzo delle note della melodia come note-guida per la costruzione di una serie di frasi più elaborate. Il tema originario si disvela man mano per sottrazione e viene esposto nella parte centrale dell’arrangiamento. Alcuni frammenti tematici vengono utilizzati in loop in diversi momenti creando interludi che esaltano le timbriche delle percussioni e fanno da sfondo a momenti improvvisativi di sax e batteria.
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o5. Essential (S. Tasca)
Questa composizione è introduttiva al successivo brano “Vale Vladi”. Il materiale compositivo condiviso, che vede la proporzione ritmo/frequenze sempre costante, è qui esposto a mo’ di un condensarsi di eventi, che preparano l’arrivo di “Vale Vladi”, più organizzato e ritmico. L’idea melodica iniziale genera armonia attraverso la riverberazione, lo sviluppo delinea gli elementi, l’improvvisazione del sax spalleggiata dalla batteria anticipa la complessità dell’architettura di “Vale Vladi”.
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o6. Vale Vladi (S. Tasca)
Il brano è arrangiamento e riscrittura dei brani “Valentina Tereshkova” e “Vladimir Komarov”, contenuti nel cd “Orbite” di XYQuartet. L’espansione timbrica data dall’utilizzo di molti strumenti apercussione ha arricchito le due composizioni madri, aggiungendo a quanto espresso già nelle musiche originali in quartetto un’ambientazione maggiormente incisiva e una dilatazione del concetto intervallo/tempo dovuta all’estensione ulteriore delle frequenze disponibili.
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o7. Pax Vobiscum (A. Fedrigo)
Una composizione che vuole essere un momento di pace, di meditazione ma che al suo interno possiede anche delle dissonanze forti e dei contrasti dinamici, come se la pace interiore non possa essere se non viene disturbata. L’elemento centrale in questa composizione è la narrazione di uno stato d’animo che evolve e in queste evoluzioni incontra i solisti improvvisatori. Le percussioni sono parte della narrazione e enfatizzano i contrasti con la potenza dei timbri possibili, gli improvvisatori si muovono su spazi molto delimitati armonicamente.
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o8. Spazio Angusto (composto da N. Fazzini, arrangiato da G. Scalici)
Composizione che nasce da elementi minimi (da questo l’angustia dello spazio) e che viene sviluppata verticalmente attraverso l’utilizzo di quattro tricordi ottenuti dalla combinazione di due intervalli e orizzontalmente da un groove di basso e batteria che fa da filo conduttore a tutta la composizione. Il brano si articola in diverse sezioni grazie a una sapiente orchestrazione e vede alternarsi momenti intensi e densi di materiali ad altri più rarefatti e contrappuntistici. Batteria, vibrafono, sax e basso improvvisano all’interno delle diverse sezioni creando atmosfere tra loro antitetiche.
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