13 – Secondo Solitario
13 Secondo Solitario
Alessandro Fedrigo
- Alessandro Fedrigo (basso acustico)
La sua dimensione, Alessandro Fedrigo, l’ha trovata con Secondo Solitario.
Dal suo primo album solista, pubblicato nel 2011, le differenze sono molte.
Le ispirazioni personali, la ricerca di un suono unico e di una entità privata, hanno portato alla creazione di pezzi originali che richiamano e ricordano la quotidianità, la tranquillità mattutina.
Suonare in solitaria per un bassista è un po’ bizzarro, generalmente il basso è uno strumento accompagnatore, l’uso di questo strumento però, ha permesso a Fedrigo di esplorare nuovi aspetti, entrando in uno spazio libero da ogni contaminazione.
Mantenendo sempre un filo legato alla prima produzione, Fedrigo esplora il mondo degli scrittori, da Murakami a Verne, passando per composizioni suonate con i gruppi XYQuartet e Hyper+, per concludere poi con due improvvisazioni libere.
“Secondo Solitario” nasce quindi dalle basi di “Solitario”, i pezzi tradizionali di jazz hanno fatto spazio a composizione originali, le quali insieme all’approccio zen e al suono acustico senza effettistica, caratterizzano ed identificano il modus operandi di Alessandro Fedrigo.
Testo di Enrica Sbrogiò
Nel Vuoto
Una breve composizione che esplora le possibilità di uso dell’arco sul basso acustico e solo con le corde a vuoto. Il gioco è quello di mescolare suoni e rumori generati sia nella parte improvvisata che nella parte scritta.
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Marziana
Dedicato a mia moglie. Due note di partenza (Ab e Db) che seguono un percorso costante (l’intervallo di quarta giusta) e generano delle polifonie che diventano il tema principale. L’improvvisazione si svolge su delle armonie convenzionali che vengono suggerite dalle note della serie del tema.
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Fetita
Dedicato a mia figlia. Un pezzo che gioca sulla tonalità di La, ma sempre facendola evolvere, maggiore, minore, frigia, octofonica. Le atmosfere che si creano possono essere giocose, inquietanti o tristi a seconda del momento ma sempre si trasformano.
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Hypersteps
Una composizione di Nicola Fazzini che reinterpreta la sequenza accordale di “Giant Steps” dove ogni accordo ha una durata differente, il ciclo è 2 3 4 5 6 5 4 3, asimmetrico rispetto all’andamento armonico. Interessante e complesso da padroneggiare.
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Futuritmi
Una composizione nata per XYQuartet, con il metro che cambia praticamente per ogni battuta che ho voluto arrangiare per basso solo, un “giro ritmico” che trovo particolarmente stimolante per improvvisare.
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Obscurio
Una composizione che gioca su andamenti spiraliformi e sequenze di intervalli che si allargano e restringono. Uno spazio sonoro nuovo e originale da esplorare.
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Nautilus
Dedicato a Jules Verne. Due esacordi, che vengono usato nell’improvvisazione generano una serie dodecafonica che produce un tema rigoroso e inquieto, bizzarro e ricco di dissonanze.
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Hans
Una serie dodecafonica generata da due intervalli (la seconda minore e la quarta giusta) produce un tema di bicordi con molte dissonanze. Nell’improvvisazione gli intervalli diventano più ampi di un semitono. Le seconde maggiori e le quarte aumentate mi hanno suggerito un ciclo di scale esatonali.
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Due Lune
Dedicato a Haruki Murakami. Su un pedale di Re a vuoto, una sequenza di quarte giuste producono un tema straniante e semplicissimo. L’improvvisazione è una piccola dedica a Olivier Messiaen e al suo terzo modo.
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