StraborDante: XYQuartet & John De Leo
In occasione delle celebrazioni per il VII centenario della morte di Dante Alighieri del 2021, nasce StraborDante: un viaggio musicale tra jazz, rock e noise, in cui l’immaginario dell’Inferno dantesco prende vita in uno spettacolo multimediale. I brani originali e riarrangiamenti di composizioni Due-Trecentesche di XYQuartet dialogano con la voce unica di John De Leo e le immagini create dall’artista Francesco Lopergolo.
Nelle nove tappe di StraborDante prendono vita gli incontri, i dialoghi, le suggestioni, le allegorie e le straordinarie invenzioni che popolano il cantico più evocativo della Divina Commedia. A dare vita al ricco immaginario dell’Inferno è il sound XYQuartet, ensemble di spicco del panorama jazzistico italiano ed europeo: Nicola Fazzini (sax alto), Alessandro Fedrigo (basso elettrico), Saverio Tasca (vibrafono) e Luca Colussi (batteria). Nicola Fazzini e Alessandro Fedrigo sono gli autori delle musiche: quattro brani originali -Oscura (N. Fazzini), Limbo (A. Fedrigo), Pozzo del Giganti (N. Fazzini), Canto Invisibile (A. Fedrigo) che descrivono i luoghi tra i gironi infernali. A questi si aggiunge il lavoro di arrangiamento di quattro composizioni medievali, tratte da il Laudario di Cortona, codice musicale del XIII secolo, e opere di Marchetto da Padova, autore di canti e mottetti e tra i primi rappresentanti dell’Ars Nova in Italia: Ave regina coelorum/Mater innocencie (Marchetto da Padova) -riarrangiata in una duplice versione Ave Corpus Sanctum (Marchetto da Padova), Peccatrice Nominata (Laudario di Cortona AAVV) e Piangiamo quel crudel basciar (Laudario di Cortona AAVV).
Interprete dei testi e dell’originale drammaturgia di Vincenzo De Vivo, è John De Leo: artista eclettico e versatile, una delle voci più interessante del panorama musicale italiano dell’ultimo decennio, insieme ad una straordinaria presenza scenica. La sua voce-strumento, ora calda, grave, ora acuta e graffiante, sofferta, è in grado di interpretare le molteplici sfumature della composizione, dal canto alla recitazione.
Un’interpretazione che, insieme aIla live electronics affidata a Franco Naddei, restituisce la parola e i dialoghi con i celebri personaggi incontrati da Dante, dalla Selva Oscura sino al cuore degli Inferi: Virgilio, Paolo e Francesca, Pier Delle Vigne, Ulisse, il Conte Ugolino.
StraborDante sconfina nella performance visiva, grazie alle immagini che prendono forma con le multivisioni dell’artista Francesco Lopergolo. I musicisti sono completamenti immersi in ambientazioni, apparizioni, allegorie visive ottenute manipolando le immagini e rielaborando le riprese dalle Grotte del Caglieron (Fregona, TV).
Il legame intrinseco tra musica, sonorità, poesia e immagine, indagato dallo stesso padre della lingua italiana: musicare Dante non è quindi solo un’azione artistica ma una ricostruzione filologica, per ricondurre la poesia alla sua origine più autentica, ad un’epoca in cui era più stretta la relazione con la musica, in modo quasi simbiotico.
“Strabordando” e stravolgendo i confini tra pièce teatrale, del concerto, i limiti storici e linguisitici, lo spettacolo vuole condurre sin dentro la parola e la visione di Alighieri, restituendo tutta la vitalità e l’attualità di un’opera immortale, che ancora comunica la sua grandezza.
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