02 Secondo Gradino

Quartetto Terrestre

  • Alessandro Fedrigo (basso acustico e composizioni)
  • Achille Succi (clarinetti)
  • Giancarlo Bianchetti (chitarra)
  • Carlo Canevali (batteria)

Il progetto Quartetto Terrestre nasce nell’agosto del 2010 attorno ad un nucleo di composizioni appositamente scritte da Alessandro Fedrigo per questa formazione.

Da alcuni anni la ricerca compositiva ha portato Fedrigo ad approfondire la composizione (e l’improvvisazione) con uso di strutture intervallari in luogo di sequenze di accordi o modi.
Appartengono a questo nucleo di composizioni i pezzi “Space Jazz Astro Bop”, “Il Cerchio”, “Hagelin” e “Protone”.
In altri pezzi, di impianto più tradizionale, la ricerca si svolge sul piano della forma e sul piano dell’orchestrazione come è particolarmente evidente in “Daltonica Notte” (una composizione ispirata alla poesia di Thomas Transtromer), in “Bipede” (la melodia di questo pezzo dedicato a Charlie Parker contiene infatti tutte le note del tema di “Anthropology”), e in “Sim Gun”, che è una dedica a Charles Mingus e utilizza delle strutture melodiche “a spirale” declinate in ambito armonico tradizionale.
Il pezzo conclusivo, “Il Compositore Compone”, è uno studio sulle dissonanze che ricorda i pezzi atonali di certa musica del novecento.

Dicono di “Secondo Gradino”:

“Ho apprezzato davvero questo tuo cd, che mi sembra molto equilibrato tra scrittura ed espressività, che è l’aspetto che più
mi interessa nella musica. C’è varietà e slancio, introspezione e ritmo esplicito, tutto scorre ed ha senso complessivo. Grazie ad un gruppo indubbiamente di altissimo livello, in cui la personalità e la capacità esecutiva sono perfettamente miscelati, il risultato che riesci a raggiungere è quello di un’eleganza, di un sentimento e di un lirismo davvero apprezzabili (come già nel tuo lavoro in solo), ad un livello sia intellettuale che di semplice piacere auditivo, sottolineato dalla consueta alta qualità tecnica delle incisioni proposte dalla tua etichetta. In particolare, l’impasto tra basso e chitarra è particolarmente felice, a volte sembra che siano un unico strumento che passa da un colore all’altro.”
(Aldo Bagnoni – musicista e critico musicale)

“…l’interessante sound del gruppo muove da una base acustica e calda per aprirsi a combinazioni improvvisative piuttosto stimolanti. (…) Fedrigo e soci dimostrano lungo tutto il disco di sapere come far danzare le composizioni: temi come Hagelin o la spigolosa Space Jazz Astro Bop comunicano un’energia febbrile e mai appagata, che contagia l’ascoltatore con piccoli spiazzamenti di dettagli. Un quartetto ed un etichetta da seguire (…)”
(Enrico Bettinello – Musica Jazz numero 8 Agosto 2012)

“Scenari sonori eleganti, inquieti, increspati, ma sempre coerenti ad una scelta estetica molto caratterizzata. Il suo strumento è fascinoso (il basso acustico), offre, oltre alle architetture ritmiche, spessore alla musica. Interagisce in modo propositivo con la chitarra di Giancarlo Bianchetti come con i clarinetti di Achille Succiche si aggirano negli spazi come forme sognanti ed astratte. Coerenti e ricche di sfumature le percussioni di Carlo Alberto Canevali.”
(Paolo Carradori su Il giornale della Musica)

“Un lavoro di ottima fattura. Mi sembra che riusciate ad abbinare un suono molto elegante e raffinato come ad esempio in “Della Terra” a situazioni più destrutturate e libere. Mi è piaciuto davvero l’interplay di cui siete capaci e anche la lieta sorpresa del chitarrista davvero ben inserito e dotato di una sonoirtà fresca e sorattutto non invasiva. Insomma è proprio il trionfo del “Suono”!”
(Vincenzo Giorgio – critico musicale)

” It sounds really nice! I think the line-up is perfect for the ABG, the clarinet, guitar and percussion gives it a really light feeling that suits the bass very well. Lovely sound on your instrument too. Again, I really like your 8th note feel on the swing tune, very authentic – and swinging! And the odd meter pieces are nice too. Congratulations Alessandro you’ve made a really lovely album, well recorded, good tunes and that features the acoustic bass guitar very well – yeah!”
(Ronan Guilfoyle – musicista)

“I’m not a musician but if I was I would want to explore all avenues in sound to create music that not only tugs on human emotions but also pins you back in the chair. This album goes someway in achieving these things but why it does that or how it does that I’m not exactly sure. The players here show a real passion for creativity in music . Well done!”
(John Hart – ascoltatore)

“Un lavoro questo del Quartetto Terrestre frutto di un?attività di ricerca operata in primo luogo da Fedrigo in sede di composizione e poi da tutto il gruppo durante la realizzazione del progetto. Quattro musicisti la cui caratura tecnica ed espressiva è già ampiamente nota e che in quest?ambito si mostrano particolarmente ispirati ed in ideale sinergia come ci si può rendere conto andando ad ascoltare tutti i brani sul sito nusica.org…una delle più riuscite produzioni musicali fin qui ascoltate in questo 2012..”
(Giuseppe Mavilla su scriveredijazzblogspot.it)

“In Secondo Gradino composizione e suono sono gli elementi attorno ai quali il quartetto si muove con grande precisione e attenzione ai particolari(…) ma non si pensi ad una musica ingessata nell’esecuzione e rigida nelle forme, tutt’altro. Perché le traiettorie improvvisative sono il valore aggiunto dell’incisione, di frequente imprevedibili e spiazzanti creano una stimolante tensione, con un filo rosso intimo, riflessivo, dai robusti accenti melodici che sorregge l’intera registrazione.”
(Vincenzo Roggero su allaboutjazz.com)

“Another excellent cd!”
(Steve Swallow – musicista)

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